DOP e IGP sono sigle che oggi vediamo quotidianamente, sia che si tratti di un prodotto alimentare che di un vino.
Bisogna, però, tornare al 1963, data storica per tutti i viticoltori e produttori italiani. In quell’anno, infatti, fu emanato il D.p.r. 930, denominato “Norme per la tutela delle denominazioni di origine dei mosti e dei vini”, che di fatto istituì le Denominazioni di Origine dei Vini.
In esso sono contenute le norme generali a cui far riferimento per l’emanazione dei singoli disciplinari di produzione. Nel caso, appunto, dei vini territoriali DOP e IGP i requisiti qualitativi devono essere inseriti all’interno di un disciplinare di produzione, ossia di una norma tecnica, approvata con un decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
A livello europeo, il secondo comma dell’ Art. 94 del Regolamento 1308/2013 stabilisce gli elementi che ogni disciplinare di produzione deve contenere. Detti requisiti sono ripresi anche a livello nazionale dal Testo Unico della Vite e del Vino (Art. 35 L. 238/2016).

Il contenuto del Disciplinare
In particolare un disciplinare di produzione deve contenere:
- il nome della Denominazione di Origine Protetta o Indicazione Geografica Protetta;
- la base ampelografica ossia, l’indicazione della/e varietà di uva con riferimento alle relative percentuali;
- la delimitazione della zona di produzione delle uve;
- le condizioni ambientali quali il clima, il terreno, l’altitudine e l’esposizione;
- le prassi e le tecnologie ammesse per la gestione dei procedimenti dicantina;
- la descrizione delle caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche;
- gli elementi che evidenziano il legame con il territorio, quali fattori naturali e umani;
- le caratteristiche al consumo, quali colore, odore, titolo alcolometrico volumico totale;
- le norme per l’etichettatura e presentazione del prodotto;
- il riferimento all’organismo di controllo
Ogni disciplinare nasce, dunque, dal territorio viticolo, dalla sua storia e dalle sue caratteristiche climatiche ed ambientali e costituisce uno strumento di tutela della propria identità territoriale.
Per approfondimenti, commenti e domande non esitate a contattarci!
1 Response
[…] che prevedono una degustazione o una visita a cantine particolari o ai vigneti. Tanto che i Disciplinari di Produzione più recenti annoverano l’enoturismo per spiegare il legame del vino con il suo territorio di […]