Viticoltura eroica e programmi di sostegno

Il 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐔𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐢𝐧𝐨 (𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐧. 𝟐𝟑𝟖/𝟐𝟎𝟏𝟔) in generale riconosce alla vite un ruolo non solo produttivo, ma lo identifica come un vero e proprio patrimonio nazionale dal valore socio-economico, ambientale e culturale. In questa ottica è emersa nel tempo la necessità di 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨, due nobili obiettivi che molti studiosi ed esperti del settore cercano da tempo di perseguire. Pe raggiungere questi risultati è previsto che siano tutelati i territori in condizione di svantaggio o difficoltà, attraverso misure finanziarie che provengono dall’Unione Europea.

I vitigni eroici: definizione e normativa di riferimento

In particolare l’articolo 7 del Testo Unico specifica la necessità di salvaguardare i 𝐯𝐢𝐭𝐢𝐠𝐧𝐢 𝐞𝐫𝐨𝐢𝐜𝐢. Tale necessità è condivisa a livello internazionale almeno dal 1996, anno in cui il “𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚” (CERVIM) assume anche i compiti di studio e valorizzazione per questo particolare tipo di agricoltura. Tra i vari obiettivi del Centro con sede in Valle d’Aosta, compare proprio la promozione della viticoltura eroica, intendendo per tale quella svolta ad almeno 500 metri di altezza, con una pendenza del terreno superiore al 30%, con sistemi viticoli su terrazze e gradoni o impiantati su piccole isole.

È stata emanata recentemente una legge a tutela dei vigneti eroici, nel 2020. La definizione che viene data dei vigneti eroici è simile a quella del CERVIM: sono eroici qui vigneti che «𝑟𝑖𝑐𝑎𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑖𝑑𝑟𝑜𝑔𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑜, 𝑜 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑜𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑐𝑐𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑖𝑛 𝑧𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒, 𝑛𝑜𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑖 𝑣𝑖𝑔𝑛𝑒𝑡𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒». I vigneti devono possedere inoltre almeno uno dei requisiti precedentemente individuati.

L’importanza di classificare un vitigno come eroico consiste nel fatto che possano così usufruire di interventi, finanziati mediante contributi, in modo prioritario. Le tipologie di intervento previste dalla legge sono “𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜, 𝑟𝑒𝑐𝑢𝑝𝑒𝑟𝑜, 𝑚𝑎𝑛𝑢𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑎𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑣𝑖𝑔𝑛𝑒𝑡𝑖”. A stabilire se un vigneto è eroico sono le Regioni che valutano le domande ricevute dalle aziende vitivinicole e che effettuano i relativi controlli.

I programmi di sostegno ed il loro funzionamento

Sempre nel campo dei finanziamenti, sentiamo spesso parlare di “𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖𝑛𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜”, soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo. A disciplinare la materia è l’intera Sezione 4 del 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟏𝟑𝟎𝟖/𝟐𝟎𝟏𝟑.

Per sostegni si intendono le assegnazioni di risorse finanziarie da parte dell’UE agli Stati Membri che devono utilizzarle attraverso dei programmi quinquennali. Tali programmi devono essere compatibili e coerenti con le politiche dell’UE. A verificare il rispetto di questi requisiti è la 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 che vaglia i singoli programmi proposti dagli Stati e che ne stabilisce l’applicabilità o la rivedibilità.

Il 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢 è disciplinato negli elementi essenziali obbligatori dall’art. 42 e nelle misure ammissibili dall’art. 43 del Regolamento. Tra le misure ammissibili ci sono ad esempio l’𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 dei vini dell’Unione, sia in termini di consumo responsabile all’interno dello Stato, sia nei paesi terzi per migliorarne la competitività;la 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐠𝐧𝐞𝐭𝐢, per aumentare la competitività dei produttori e per migliorare i sistemi di produzione sostenibile; la 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐦𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞, ossia la distruzione dei grappoli nonancora maturi per annullare la resa della superficie ed equilibrare domande e offerta.

Sempre alla Commissione spetta il compito di 𝐯𝐢𝐠𝐢𝐥𝐚𝐫𝐞 sull’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione, attraverso atti delegati ed atti di esecuzione.

Speriamo che adesso ci sia più chiarezza nei temi dei programmi di sostegno al settore vitivinicolo e della viticultura eroica. Se ci fossero domande o curiosità non esitate a commentare o contattarci!